L’Italia risulta essere uno dei paesi peggiori, fra le regioni del mondo maggiormente sviluppate, in quanto a tempo necessario per la lavorazione in banchina delle navi cargo. È scritto nero su bianco nell’ultimo report intitolato “Review of Maritime Transport 2020” appena pubblicato da Unctad (United Nations Conference on Trade and Development) e nel quale viene scattata una fotografia attuale sul business del trasporto marittimo.
Le performance operative migliori (in termini di accessibilità nautica e soprattutto di produttività in banchina) spettano ai porti degli Emirati Arabi Uniti dove una nave in media ha un tempo di permanenza in banchina pari a 14,1 ore, alla Cina con 15,5 ore, a Singapore con 17,4 ore e Corea con 17,8 ore. Tra i fanalini di coda figurano invece la Francia con 41,8 ore in media, l’Italia con 36,5 ore (dunque circa un giorno e mezzo), l’Australia con 34,6 ore e il Brasile con 33,6 ore.
Porti italiani fra i peggiori al mondo per tempo di lavorazione delle navi in banchina
Presentato da Romano Pisciotti
I nostri porti sono la maggior parte porti storici , angusti e a ridosso delle città con viabilità di accesso e uscita fortemente penalizzate . Questi sono a mio avviso i motivi più importanti sui ritardi di lavorazione . Con i mezzi che abbiamo è già un mezzo miracolo quello che si riesce a fare .
Quello che dici è vero…ma è altrettanto vero che oltre a costruire porti fantasmi e inutili si sarebbe potuto fare di più in termini di infrastrutture generali e portuali.
Nella mia città , Ancona , ero ragazzo quando si cominciò a parlare di uscita del traffico merci dal porto , il dilemma era , uscita a ovest o a est, ne stanno ancora discutendo , sono trascorsi più di 40 anni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
…certo che un paio di ingegneri dell’Impero di Roma avrebbero risolto subito il problema